ARTE DENTRO
la
forma e lo spazio
Se guardando un qualsiasi
oggetto riuscissimo a sottrarne il colore (e le sensazioni di variazione
di temperatura che da esso ne derivano), l’identificazione del materiale
di cui e’ fatto (durezza, malleabilità’, plasmabilità’) ed il confronto
mnemonico con altri oggetti conservati nel nostro bagaglio di esperienze,
potremmo ammirare la pura forma; immaginando altresi’ (se fosse possibile
fermare il tempo ed i movimenti ad esso correlati esistenti nella vita reale)
di togliere l’oggetto, potremmo vedere lo spazio che la forma occupava.
Nella vita reale siamo distratti da oggetti simbolo che ci attraggono soprattutto
per la loro esteticita’, per il colore o la brillantezza, distraendoci a
favore del superfluo rapporto inverso tra apparenza e bisogno.
Con ‘’arte dentro’’, l’opera e’ lo spazio delimitato dalla forma interna del manufatto. Un
positivo spaziale racchiuso in un negativo materico, dove quest’ultimo diventa
supporto, come una tela virtuale che attende la pittura.
Essa e’ completamente fruibile, respirabile, le persone sono invitate a
viverla entrandoci (magari solo con uno sguardo) e ne saranno parte integrante
finche’ non ne usciranno. Si e’ fruitori e protagonisti allo stesso momento,
vivendo le sensazioni positive o negative di chi avra’ voluto lasciare in
precedenza un segno sul materiale che delimita la forma e potra’ lui stesso
(secondo le indicazioni dell’autore) esserne anche coautore occasionale.
L’andamento superficiale esterno non ha più importanza (potrà essere una
forma geometrica conosciuta o qualsiasi altro), la sua lucentezza, il colore,
l’aspetto del materiale hanno rilevanza secondaria perché non equivalgono
alla superficie interna, scopribile solo guardandoci dentro.
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