C’è un luogo, una situazione, un momento della mia vita quotidiana che vorrei fermare nella mente, memorizzare e rivivere ogni volta che voglio ..prendo la mia reflex e: ..scatto una foto!
La mia foto servirà come memoria materiale del contesto nel quale mi trovavo al momento della ripresa. Ma la mia memoria fisica, dovrà essere molto buona per riviverlo completamente (e trasmetterlo eventualmente ad amici e conoscenti), perché il tempo metterà a dura prova il mio ricordo e quindi in secondo piano caratteristiche indispensabili comprese nella scena, come voci, suoni, profumi, sensazioni di caldo, di freddo, aliti di vento.
Decido di prendere e portare via un elemento compreso nella mia ripresa, un oggetto “trasportabile” caratterizzato dal contesto, nel quale c’è almeno uno degli elementi che facciano risvegliare in me il ricordo del “momento”, che diventerà parte integrante e corredo della foto, che trasmetta e rafforzi le sensazioni a chi in quel contesto non c’era.
Oltre lo sguardo, poter toccare, annusare, ascoltare, contestualizza l’immagine, sviluppando sensazioni forse inesplorate, anche dall’autore al momento dello scatto.

Le immagini esposte sono l’esempio di uno stadio più avanzato del concetto sopra esposto. Il tutto è trasferito in un ambiente interno, in una situazione nella quale si considera un oggetto statico in un contesto semistatico, dove probabilmente non ci saranno cambiamenti “paesaggistici” e “ambientali” sostanziali e repentini.

Nel primo esempio il soggetto è un termosifone (scaldasalviette) con appeso un accappatoio. Ho scattato una foto alla situazione ed ho portato via l’accappatoio (non mi hanno permesso di fare altrimenti). Installazione: stampa in bianco e nero a getto d’inchiostro, accappatoio in tessuto di cotone.

La seconda installazione è composta da una lampada a stelo con un impermeabile appeso ad una stampella. Lampada e stampella sono gli oggetti che ho portato via, l’impermeabile (in bianco e nero) è una stampa laser su carta 30 grammi, lampada di FLOS®, stampella di IKEA®.

Nei due esempi il “ricordo” è sempre in bianco e nero, assemblato con parti sovrapposte ad indicare "frammenti di memoria".

OLTRE LO SGUARDO

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